La caccia alle streghe dal Basso Medioevo all'Età Moderna
I primi interventi da parte della Chiesa contro la stregoneria si ebbero prima del 5 Dicembre 1484, la data in cui verrà…
La caccia alle streghe dal Basso Medioevo all'Età Moderna
I primi interventi da parte della Chiesa contro la stregoneria si ebbero prima del 5 Dicembre 1484, la data in cui verrà emanata la bolla pontificia Summis desiderantes affectibus da parte di Innocenzo VIII. Le disposizioni papali con cui si ufficializzeranno la caccia alle streghe e lInquisizione, uno speciale tribunale volto a procedere formalmente contro queste ultime attraverso azioni giudiziarie, funzionari inquisitoriali e processi con annessa pena di morte sono, infatti, lultimo momento di un percorso iniziato già nel XIII secolo. Nel 1252 papa Innocenzo IV autorizzò luso della tortura per estorcere confessioni a quelle donne che erano state accusate di stregoneria; successivamente anche Alessandro IV diede lautorizzazione ad impiegare la tortura e la pena di morte per tutti quei processi di eresia che fossero allo stesso tempo vincolati alle accuse di stregoneria. La vera e propria caccia alle streghe, tuttavia, si avrà a partire dal 5 Dicembre 1484, a cavallo tra il Medioevo e lEtà moderna, quando la bolla promulgata da papa Innocenzo VIII impose di inquisire e giudicare tutte le donne che in Europa si fossero macchiate di tale crimine [1]. Nel Malleus Maleficarum, una sorta di manuale dellinquisitore redatto da due inquisitori della chiesa cattolica, J. Kramer e H. Spranger nel 1487, vengono elencate con perizia tutte le malefatte compiute dalle streghe alla metà del XV secolo: uccidono il bambino nel ventre della madre, stregano uomini, donne, animali da tiro, mandrie, greggi, fanno morire le vigne, causano dolorose e terribili malattie interne, impediscono agli uomini di procreare e alle donne di concepire [2]. Nel Malleus Maleficarum, inoltre, vi è esplicitamente riportato che le streghe accusate dovessero essere, necessariamente, sottoposte a tortura. La maggior parte delle persone accusate di stregoneria, nel periodo in cui fu redatta lopera, erano donne e la motivazione ci viene data con dovizia di particolari nello stesso Martello delle streghe: tutta la stregoneria deriva dalla lussuria della carne che nelle donne è insaziabile che cosè la donna se non un nemico dellamicizia? Uninevitabile punizione? Un male necessario? Una tentazione naturale?[3] Dunque, nonostante si reputassero gli uomini al pari delle donne nel praticare magia nera e nello scatenare eventi catastrofici - basti ricordare i tempestarii del periodo alto medievale che erano accusati di generare tempeste con i loro malefici e terrorizzare la popolazione locale - le donne venivano ritenute moralmente più fragili e, di conseguenza, maggiormente schiave del desiderio e facilmente sottomesse al Demonio[4]. Le ricerche condotte in archivio da parte di molti studiosi ci hanno restituito delle importantissime testimonianze scritte riguardanti i processi consumatisi verso la fine del XV secolo contro un alto numero di donne accusate di stregoneria. Un esempio è il processo riguardante le streghe nel Canavese, il cui materiale è stato portato alla luce da Pietro Varya e successivamente raccolto nel volume Le streghe del Canavese, in cui viene ripercorso il processo che vide protagoniste alcune donne macchiatesi di diversi reati ricondotti in quel periodo alla stregoneria. È possibile indicare i capi daccusa: aver prestato fedeltà a demoni infernali; aver commesso atti sessuali (carnalem copulam) con Pietro, Gabriele e Giovanni, demoni infernali; aver partecipato a sette in numerosi luoghi nei quali menavano danze e facevano le loro sinagoghe al suono e al canto dei demoni infernali, ballavano con essi e con gli altri della loro setta; aver riesumato cadaveri dai cimiteri per produrre polveri dalle loro ossa e causare malefici con queste ultime. Lelenco continua e si arricchisce con altri nomi; le accuse sono quasi sempre riferite agli stessi delitti: ammascamento [5] di bambini; concubinaggio attuato con filtri ed altri mezzi magici; malefici contro animali domestici e bovini. La sentenza non tardò ad arrivare e il 7 Novembre del 1474, in località Pra Quazoglio, due delle donne accusate furono arse vive per delle prove daccusa ritenute incrollabili [6]. Ulteriori esempi di caccia alle streghe si intensificheranno a cavallo tra il XVI e XVII secolo, ne abbiamo testimonianza attraverso i numerosi documenti d archivio portati alla luce, come quelli riguardanti il processo delle streghe di Cassano d Adda in cui, nelle visite pastorali si parla di diverse donne inquisite per il reato di stregoneria e mandate al rogo[7].
[1] S. ABBIATI, A. AGNOLETTO, La stregoneria, Milano 1984, pp. 340-341.
[2] Malleus Maleficarum, parte III.
[3] C. RAZETO, Diabolicus, le radici del male, Reggio Emilia 2016.
[4] CAVADINI LINDA, La caccia alla streghe,
www.mondimedievali.net, parte III.
[5] Ammascamento: maleficio causato da streghe o stregoni. Chi veniva ammascato doveva togliersi il maleficio con diversi rituali ad esempio portando attaccato al collo un sacchetto con del sale.
[6] P. VARYA, Le streghe del Canavese, Torino 1970 p. 178.